LA PROMESSA ANTICIPAZIONI: RICARDO DISTRUTTO DALLA LETTERA DELLA MOGLIE
Era una mattina apparentemente come tante altre a La Promessa, eppure l’aria era carica di un peso invisibile che sembrava premere sui muri, come se la stessa casa percepisse l’imminente riemergere di segreti troppo a lungo nascosti. Riccardo camminava lungo il corridoio con lo sguardo basso e le mani serrate dietro la schiena, un gesto che negli anni aveva imparato a usare ogni volta che il tremore delle dita minacciava di tradirlo. Non era più il giovane sicuro di sé che aveva costruito un futuro accanto alla donna che amava; era un uomo segnato dal silenzio, con una cicatrice invisibile che gli attraversava il petto. Petra, con la sua voce tagliente, lo incalzava da giorni ricordandogli che non poteva più fuggire dalla verità e che il figlio meritava di conoscerla, parole che si erano impresse in lui come spine nella carne. Ma Riccardo temeva l’odio negli occhi di Santos, lo stesso disprezzo che egli provava verso sé stesso, e così si rifugiava nel silenzio, fino a quando Pia, con la sua calma ferma e lo sguardo che penetrava oltre le difese, non lo aveva invitato a parlare. La sera prima, nella quiete della sala dei domestici, Riccardo aveva finalmente confessato che la moglie non era morta, che era viva e lo aveva abbandonato per un altro uomo: Juan Antonio, suo fratello. Pia non aveva reagito con sorpresa né rabbia, ma aveva stretto la sua mano e gli aveva sussurrato che era tempo di affrontare quel dolore. Solo allora Riccardo aveva preso la decisione che aveva sempre rimandato, tirando fuori dal cassetto una lettera ingiallita dal tempo, mai aperta, temendo che ogni parola fosse un coltello conficcato nel petto.
La mattina del 15 settembre lo trovò davanti alla porta della sua stanza, la lettera stretta tra le dita tremanti, come se fosse un animale pronto a morderlo. Entrò, la posò sul tavolo e sussurrò a Pia: “Non ce la faccio. Leggila tu per me.” Pia, con passi lenti e consapevoli del peso di quel foglio, prese la busta tra le mani e iniziò a leggere, scandendo ogni parola con una voce bassa e ferma, quasi materna. La confessione di colei che lo aveva tradito cadde come pietre sul cuore di Riccardo: si era innamorata di Juan Antonio ed era incinta di lui. In un istante il mondo di Riccardo si capovolse; non era solo l’abbandono, non era solo il tradimento, era l’umiliazione più profonda, perché l’uomo che gli aveva portato via la moglie era suo fratello. La stanza sembrò girargli intorno, le pareti stringersi come una morsa, e per un attimo ebbe paura di perdere conoscenza. Pia gli stava accanto, lo confortava, lo invitava a respirare, a lasciarsi andare, mentre le lacrime tracciavano solchi silenziosi sulle sue guance scavate. Le ultime righe della lettera furono una lama finale: la moglie lo lasciava, ma lo esortava a essere un buon padre per Santos. Riccardo emise un singhiozzo strozzato, piegò la fronte contro la mano di Pia e si abbandonò al dolore trattenuto per anni, mentre oltre le mura di La Promessa, Cruz meditava vendetta contro Manuel e Iana, decisa a non tollerare che la sua autorità fosse minata dal matrimonio imminente dei giovani.
Intanto, la giornata scorreva tra due stanze diverse ma unite dal filo invisibile della sofferenza. Da un lato Riccardo affrontava i fantasmi del passato con Pia come unico appiglio, dall’altro Cruz tramava e covava rabbia per l’umiliazione subita. Petra, fedele alla sua natura manipolatrice, non perdeva occasione per insinuarsi, ricordando a Riccardo che non poteva continuare a tacere e che, se non avesse parlato lui, lo avrebbe fatto lei, senza delicatezza. La paura di affrontare il figlio, di guardarlo negli occhi e confessargli che la madre lo aveva scelto di non amare, lo paralizzava. Pia gli stava accanto, ricordandogli con dolcezza che la presenza muta è a volte l’unica forza possibile, che ciò che aveva dato a Santos non sarebbe stato cancellato da nessuna verità, che il legame creato non poteva spezzarsi nemmeno di fronte al tradimento della madre. Ma l’ombra di Petra incombeva, un ultimatum pronto a scagliare Riccardo nella disperazione.
Quando giunse il momento di raccontare a Santos, Riccardo tremava come un condannato. Il ragazzo, ignaro del ciclone che lo avrebbe travolto, accoglieva il padre con un sorriso ingenuo che trafisse Riccardo al cuore. Con voce rotta e tremante, il padre iniziò a raccontare la verità: la madre non era morta, aveva scelto un’altra vita con Juan Antonio. L’incredulità e la rabbia di Santos esplosero in un pianto rabbioso e in parole dure: “Hai mentito per tutta la mia vita!” Ogni tentativo di Riccardo di spiegare che aveva agito per proteggere il figlio sembrava cadere nel vuoto; il ragazzo si ritirava, respingendo l’abbraccio paterno, incapace di comprendere le motivazioni, incapace di perdonare. Pia rimaneva al fianco di Riccardo, una presenza costante e calma, cercando di offrire conforto e prospettiva, ricordandogli che la rabbia parla prima del cuore e che un giorno Santos avrebbe compreso lo sforzo e l’amore che gli erano stati dati.
Nel frattempo, la tensione tra le famiglie cresceva, tra Cruz che covava piani oscuri e Manuel deciso a sposare Yana, la serva diventata parte della famiglia. Petra, sempre vigile, sapeva come sfruttare le debolezze e i segreti degli altri, mentre Riccardo vagava tra i corridoi come un’anima persa, ossessionato dall’immagine del figlio ferito. Nonostante il dolore e la paura, l’alba portava con sé la promessa di un nuovo inizio: Riccardo, pur sconvolto, doveva affrontare il figlio, sostenuto da Pia che gli offriva la forza della presenza silenziosa e il coraggio di affrontare la verità. In quel silenzio carico di tensione, tra segreti, tradimenti e conflitti di potere, La Promessa diventava teatro di un dramma familiare in cui ogni gesto, ogni parola, ogni scelta poteva cambiare per sempre il destino dei protagonisti, e dove la luce di un nuovo giorno rischiava di scacciare solo in parte le ombre che abitavano le stanze della tenuta.