Un tuono lontano squarcia il silenzio de La Promessa, aprendo la strada a un ritorno che scuote le fondamenta del palazzo: Cruz riappare tra le mura che un tempo furono il simbolo del suo potere. Avvolta in un abito nero, con lo sguardo velato di segreti e un passo fermo, scende dalla carrozza sotto gli occhi attoniti di Alonso, diviso tra gratitudine e incertezza. Il cortile si carica di un’energia pesante, di attese e paure che serpeggiano tra i servitori, mentre Manuel, segnato da notti di dolore, compare sulla soglia. Il dialogo tra madre e figlio è una lama che lacera entrambi: Cruz tenta di riavvicinarsi, lo chiama “figlio mio”, ma lui la respinge con rabbia e orgoglio, incapace di perdonare, incapace persino di ascoltare il nome della donna che ha perso. Ogni parola cade come pietra, e Cruz rimane sola, ferita da un rifiuto che la consuma, ma non la piega.

Il ritorno della marchesa accende subito scintille tra le mura del palazzo, trasformando ogni stanza in un campo minato. Gli sguardi si caricano di sospetto, i corridoi diventano luoghi di sussurri e paure, mentre la sua sola presenza incendia rancori e rivalità mai sopite. In questo clima avvelenato si erge una nemica implacabile: Leocadia. Per lei Cruz rappresenta un ostacolo da eliminare, una minaccia al potere faticosamente conquistato durante gli anni della sua assenza. I loro sguardi si incrociano come lame pronte a colpire, e il primo confronto nella sala principale è una dichiarazione di guerra. Cruz ordina che il misterioso dipinto venga appeso in un punto ben visibile, come simbolo del suo ritorno, ma Leocadia, con un sorriso malizioso, la sfida apertamente: “Non ho bisogno di sentirmi una proprietaria. Lo sono sempre stata.” Le parole vibrano di veleno e orgoglio, segnando l’inizio di una battaglia senza esclusione di colpi.

La tensione cresce con velocità travolgente. Leocadia, raffinata e calcolatrice, rivela con velenosa calma di aver conquistato la fiducia di molti, incluso Alonso, insinuando che la sua influenza sul marchese sia ormai totale. Le sue promesse sibilano come minacce: il titolo di marchesa sarà suo, molto presto, e Cruz non potrà impedirlo. Il duello verbale tra le due donne incendia i corridoi e scuote persino i servitori, testimoni muti di un conflitto che non è più solo personale, ma politico e sociale. Cruz, umiliata dalle accuse e ferita dal rifiuto di Manuel, trova comunque la forza di rispondere con lo sguardo infuocato e il mento fiero: “Tornerò sempre e troverò il modo di distruggerti, Leocadia, una volta per tutte.” Una promessa che riecheggia come una condanna, gettando un’ombra minacciosa sulle giornate successive.

Da quel momento il palazzo si trasforma in una polveriera pronta a esplodere. Ogni pasto diventa una battaglia di sguardi e insinuazioni, ogni ordine si colora di veleno. Cruz tenta di riaffermare la sua autorità, ma Leocadia risponde convocando i servitori di notte, intessendo una rete di fedeltà segrete. I corridoi risuonano di passi furtivi, di frasi spezzate che alimentano il sospetto. La rivalità tra le due donne avvelena l’aria stessa del palazzo, rendendo impossibile distinguere amici da nemici. Persino Pia, testimone involontaria dei loro scontri, avverte la tensione come una morsa sul petto, deglutendo con difficoltà mentre assiste impotente al precipitare degli eventi. Ogni gesto è un colpo, ogni parola una lama, ogni sussurro un tassello di un piano che si compone nell’ombra.

Nel cuore di questa guerra silenziosa, Cruz combatte anche un’altra battaglia, la più dolorosa: riconquistare il cuore di Manuel. Le sue parole taglienti, il rifiuto di essere chiamato “figlio”, sono ferite che nessun titolo, nessun potere potrà mai rimarginare. Ma Cruz non si arrende. Ferita, umiliata e tradita, promette a se stessa che troverà la forza di sconfiggere Leocadia e allo stesso tempo di riavvicinarsi al figlio, dimostrando la propria innocenza e riconquistando l’amore perduto. Il palazzo è ormai un’arena in cui si combatte con sguardi e silenzi, con promesse e minacce, e l’eco di questa rivalità si diffonde come un temporale che incombe. Niente sarà più lo stesso: La Promessa entra in una nuova fase, più cupa e drammatica, dove ogni alleanza può crollare e ogni segreto rivelato può diventare un’arma mortale.